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Benedetto XVI
Joseph Ratzinger - (n. 16 aprile 1927 a Marktl am Inn - Germania Bavarese)
( Eletto il 19 aprile 2005 )

Dopo la morte di Giovanni Paolo II, ha inizio il conclave per l'elezione del nuovo Papa, il 264mo successore di Pietro.
Il 18 APRILE comincia il primo conclave del terzo millennio, che deve eleggere il successore di Giovanni Paolo II.
Il cardinale decano Joseph Ratzinger da' inizio ai riti di ingresso nel conclave. I porporati, riuniti nell'aula delle Benedizioni, si recano in processione nella cappella Sistina. Il maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, mons. Piero Marini, pronuncia l'extra omnes, il ''fuori tutti'', che annuncia la chiusura delle porte della Sistina. Migliaia di fedeli riempiono Piazza San Pietro. In serata, dal comignolo esce la prima fumata nera, che comunica l'esito negativo della prima votazione.
Il 19 APRILE alle 17,50, con la fumata bianca, viene data al mondo la notizia dell'elezione del successore di Giovanni Paolo II, che è Joseph Ratzinger, tedesco, 78 anni, eletto al quarto scrutinio, da 24 anni alla guida della Congregazione per la dottrina della fede, che sceglie il nome di Benedetto XVI.
Pochi minuti dopo le campane di san Pietro suonano a festa e la gente in piazza comincia ad applaudire. Con il passare dei minuti l'emiciclo berniniano, piazza Pio XII e via della Conciliazione si affollano di migliaia di persone. Alle 18,40 si aprono le finestre della loggia delle benedizioni e si affaccia il protodiacono Jorge Medina Estevez, incaricato di annunciare al mondo il nome del successore di Pietro. Il cardinale cileno pronuncia la frase in latino ''Annuntio (invece del consueto 'nuntio') vobis gaudium magno, habemus papam..'' e alle 18,43 pronuncia il nome Iosephum, facendo capire che la scelta dei cardinali elettori è caduta sul porporato bavarese, decano dei cardinali, l'unico insieme col cardinale Baum ad essere stato creato da Paolo VI e ad avere già avuto l'esperienza dei due conclavi del 1978.
Alle 18,50 Ratzinger si affaccia, sorridente e benedicente. ''Cari fratelli e sorelle'' esordisce il nuovo papa, subito interrotto da un applauso, ''dopo il grande papa Giovanni Paolo ii (altro applauso) i signori cardinali hanno eletto me, un semplice umile lavoratore nella vigna del Signore. Mi consola il fatto che il Signore sa lavorare ed agire anche con strumenti insufficienti e soprattutto mi affido alle vostre preghiere''.
Benedetto XVI pronuncia poi la benedizione Urbi et Orbi in latino, con l'annuncio dell'indulgenza plenaria e si trattiene alcuni minuti nella loggia delle benedizioni mentre in piazza san Pietro, ormai affollata da decine di migliaia di persone, i carabinieri suonano gli inni vaticano e italiano.

Il cardinale JOSEPH RATZINGER è conosciuto in tutto il mondo come grande teologo, tutore per incarico di Giovanni Paolo II della fede cattolica. Ma ai tempi del Concilio era considerato un teologo progressista. E' nato a Marktl am Inn, in Germania, il 16 aprile 1927. Il 29 giugno 1951 venne ordinato sacerdote e cominciò la sua attività di insegnamento, affiancandola allo studio di filosofia e teologia nell' università di Monaco e nella scuola superiore di Filosofia e Teologia di Frisinga. Paolo VI lo nominò arcivescovo di Monaco e Frisinga il 24 marzo 1977 e lo creò cardinale il 27 giugno successivo.
21 APRILE - Il primo giorno di Papa Benedetto XVI trascorre tra cerimonie solenni come la messa nella cappella Sistina con i cardinali elettori, e brevi momenti privati, come la visita alla congregazione che ha guidato per 24 anni o l'uscita dal Vaticano per andare nella sua vecchia casa, a Piazza della Città Leonina. Joseph Ratzinger decide di rimanere momentaneamente nella Casa di Santa Marta. Nel ''messaggio'' che legge a conclusione della prima messa celebrata da Papa, nella quale non c'è omelia, Benedetto XVI ricorda 11 volte Giovanni Paolo II e quattro il Concilio, indicando nell'ecumenismo l'''impegno primario'' del pontificato, sottolineando la ''comunione collegiale, pur nella diversità dei ruoli'', evidenziando la volontà di rispondere alle ''incertezze e timori'' dell'umanità di oggi.

Già all'inizio del messaggio, il Pontefice dice di avere l'impressione di sentire Giovanni Paolo II che gli dice: ''Non avere paura!''. Nel pomeriggio, a sorpresa, il papa esce dal Vaticano e si reca in piazza della città leonina, dove si trova il suo vecchio appartamento. Benedetto XVI viene accolto da turisti e romani al grido di ''viva il papa''. Sono numerosissime le persone che si assiepano lungo via di Porta Angelica, per il breve tratto di strada che il papa percorre dopo circa un'ora e mezzo, quando rientra in Vaticano. Il giorno dopo Benedetto XVI ripete l'uscita e la visita alla sua vecchia casa.

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