Abbiamo riportato nelle pagine precedenti che l'annuncio della caduta del Santo Sepolcro nelle mani degli infedeli produsse grandissima commozione in tutta l'Europa. Sovrani, baroni e popoli arsero improvvisamente del desiderio di liberare la Città Santa, e il nuovo Pontefice Alberto de Morra, papa GREGORIO VIII (eletto a Ferrara il 21 ottobre, consacrato il 25), bramoso di giovare alla nobile causa per cui si era reso famoso Urbano II, iniziò subito trattative di pace con re Enrico e si recò a Pisa per riconciliarla con Genova e spingere le due repubbliche marinare alla nuova crociata.
Alberto di Morra di Benevento, già maestro di studio di Bologna e dal 1155 cardinale. Nel 1167 ebbe da Alessandro III la legazione in Dalmazia e Ungheria, e dal 1171 al 1173 in Inghilterra.
Era tuttavia un devoto a Federico Barbarossa e favorì una politica di conciliazione
tra lui e la Chiesa. Nel 1178 fu nominato Cancelliere della Chiesa Romana.
Di esperienza, fra l'altro internazionale, ne aveva. Purtroppo era già molto anziano quando a Ferrara fu scelto successore di Urbano III. Un compito molto difficile, con le condizione della Chiesa in gravissime condizioni. Con la stessa sede pontificia vuota per grave colpa dei Romani; e appena eletto non dimenticò di rinnovare a loro la scomunica.
Proprio per i buoni rapporti che aveva con Federico gli scrisse benevolmente, esprimendo il desiderio di far pace; gli promise di
rispettare i suoi diritti sulla Sicilia, si mostrò propenso a conferire a Enrico VI l'incoronazione imperiale negata da Urbano, gli accennò la Crociata.
Per infervorare questa, volle riconciliare anche Pisa e Genova (utile entrambe alla Crociata) si recò a dicembre nella prima città, fece pubbliche preghiere, e proclamò una "tregua di Dio" a tutti gli stati per sette anni, per favorire la Crociata.
Fece tutto questo in nemmeno due mesi di pontificato (53 giorni), ma proprio mentre si trovava a Pisa, il 17 dicembre lo colse la morte.
Due giorni dopo, il 19 dicembre, gli fu dato come successore il romano Paolino Scolari che prese il nome di CLEMENTE III.
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