Anselmo, nato a Baggio (oggi in
provincia di Milano), vescovo di Lucca fu consacrato papa alla mezzanotte tra
il 30 settembre ed il 1° ottobre 1061. Egli fu eletto secondo i dettami della
bolla del 13 aprile del 1059, per volere di Ildebrando di Soana e di tutti i
riformatori, con la protezione di Riccardo di Capua, nonostante il tentativo
del conte Gherardo di Galèria di far eleggere il cancelliere Guilberto, per il
qual scopo si era recato con una delegazione ad Augusta presso la corte
imperiale. Ma lo scisma accadde il 28 ottobre 1061, quando i vescovi germanici
venuti a conoscenza della “forzatura” si riunirono nel concilio di Basilea
decretando patricius romanorum Enrico IV, figlio decenne di Enrico III ed
eleggendo papa Cadalo, vescovo di Parma che assunse il nome di Onorio II.
Ma l’investitura
di Onorio II avrebbe potuto avvenire solo a Roma, dove egli arrivò nel marzo
del 1062, scortato dall’esercito lombardo. Battute le truppe papaline si
impossessò della città leonina e di San Pietro. Nel frattempo in Germania era
accaduto una sorta di colpo di stato da parte di Annone, arcivescovo di
Colonia, il quale più vicino ai riformisti aveva tolto la reggenza
all’imperatrice Agnese ed aveva preso sotto protezione il giovanissimo Enrico
IV. Annone infine convocò il parlamento germanico affidando l’istruttoria per
dirimere lo scisma al nipote Burcardo, vescovo di Halberstadt il quale alla
fine decretò del tutto valida l’elezione di Alessandro II. Anche a quei tempi,
quando si voleva far giungere una notizia importante a qualcuno, questa spesso
metteva le ali e Alessandro II, appena venuto a conoscenza del pronunciamento
di Burcardo non attese il decreto parlamentare per conferire a quest’ultimo
l’arcivescovado di Pallium e ad Annone il cancellierato di tutta la Chiesa.
Alessandro II fece ritorno a Roma nell’aprile del 1063 scortato dall’esercito
di Goffredo di Toscana. Convocato un concilio in Laterano, Onorio II fu
scomunicato e destituito. La definitiva soluzione avvenne però solamente il 31
maggio 1064 quando convocato il concilio di Mantova costituito da vescovi
tedeschi ed italiani , Alessandro II fu definitivamente riconosciuto il papa
legittimo . Le pretese di Onorio continuarono fino alla sua morte avvenuta nel
1072 ma senza più seguito.
Gli altri fatti
salienti di questo pontificato furono sicuramente la conquista dell’
Inghilterra del 1066, da parte del duca Gugliemo di Normandia che sotto il
gonfalone di San Pietro schiacciò il partito degli antiriformisti; nonché la
conquista della Sicilia da parte di Roberto il Guiscardo, con la cacciata
degli arabi. Intensi rapporti furono intessuti con il regno cristiano di
Spagna di Filippo I Capeto e soprattutto diede il suo appoggio ai vescovi
francesi contro la persecuzione degli ebrei in Francia.
Un altro gonfalone
di San Pietro fu inviato al cavaliere Erlembaldo che si era schierato a favore
della Pataria e di Pier Damiani per la tenacia nel sostenimento della riforma
e soprattutto per essere riuscito a sventare, dopo l’abdicazione del
arcivescovo Guido, l’elezione di Goffredo, prete antiriformista fedele ad
Enrico IV, imponendo l’elezione di Attone, soprattutto dopo la morte di Pier
Damiani, avvenuta nei primi mesi del 1072.
Il pontificato di
Alessandro II finì comunque in maniera turbolenta così come iniziato perché
nel 1069 morì anche Goffredo di Toscana la nobiltà romana si riaffacciò
rivendicando la signoria di Roma città attraverso l’incarico di prefetto
all’epoca detenuto da Cencio della famiglia dei Crescenzi.
Alessandro II si
spense il 21 aprile del 1073 e fu sepolto in laterano.