Romano di nascita
del quartiere soprannominato "gàllina alba" , figlio del prete
Leone di famiglia "Crescenzi", egli stesso fu avviato alla vita
ecclesiastica fin da giovane.
La sua consacrazione a pontefice avvenne nell' agosto del 985, quando le
antinomie romane erano ancora tutte in essere.
I suoi inizi episcopali e temporali ebbero gran fondamento su indubbie
caratteristiche politiche. Sin da subito il lascito, di Ottone II trovò
riscontro in Teofane, moglie dello stesso imperatore e madre di Ottone III
di appena tre anni.
Teofane con il proprio figlio si mise in viaggio verso l'Italia nel 989, in
conseguenza al fatto che negli anni successivi all'incoronazione, Giovanni
XV mostrò segni di insofferenza sia verso il senato ed il popolo romano,
sia nei confronti del potere temporale vero e proprio.
Le gesta di Teofane ebbero una grande eco all'interno dei confini italici e
papali perché, seppur in veste sottomissoria, ella riuscì a conservare il
titolo di imperatore al proprio figlio in cambio del titolo di patricius
confermato al pontefice.
Teofane lasciò Roma subito dopo aver celebrato il suffragio di suo marito (
Ottone II), la notte di natale dello stesso anno non senza, quindi aver
tutelato gli interessi imperiali.
Lo scambio di favori però, consentì al papa di continuare nella sua linea
di condotta nepotistica favorendo famigliari e parenti di adire le più alte
cariche dello Stato.
La cosa scandalizzò tutto il mondo cristiano di allora, tanto da sollevare
le ire di Arnolfo, vescovo di Orléans il quale, durante la convocazione
episcopale di Reims del 991 si lasciò andare ad una lunghissima filippica
contro lo stato dei fatti papali e romani che inizio con queste parole:
<< Oh tu Roma degna di essere compianta, tu nel silenzio portasti ai
nostri maggiori la luce dei Padri della Chiesa, ma il nostro presente è
stato da te oscurato con tenebre così orribili che in futuro non se ne potrà
smarrir riccordo...>>
In conseguenza ai tumulti dovuti a quanto instaurato da egli stesso,
Giovanni XV fu costretto ad abbandonare Roma e ritirarsi in Tuscia, presso
il marchese Ugo da dove invitò il giovane Ottone III a ripresentarsi in
Italia per l' incoronazione imperiale.
Teofila, partita da Ratisbona ( attuale Regensburg- nella Baviera centrale)
ridiscese la Germania, l' Austria e l' Italia recando con se il proprio
figlio, accompagnata da un invincibile esercito.
Di fronte a quel dispiegar di forze i romani si affrettarono a richiamare in
sede il pontefice che già stava assaporando la vendetta nei confronti di
coloro i quali l'avevano praticamente esiliato ma, prima che tutto ciò
accadesse Giovanni XV spirò.
Accadde nel marzo del 996 e fu sepolto in San Pietro... con un beffardo
epitaffio: << dottore della Chiesa ... senza timore, lucro o favore
alcuno>>
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