Stefano III non
stava ancora per raggiungere il regno dei cieli quando, le fazioni bizantine
ed italiche si contrapposero per l'elezione del nuovo pontefice.
Il diacono Paolo I fu ordinato papa il 29 maggio del 757, fratello del suo
predecessore, egli fu nominato dalla volontà popolare romana, in
contrapposizione con l'arcidiacono Teofilatto suffragato dai sostenitori di
Bisanzio.
Fu sicuramente un papato molto contrastato da tantissime rivalità temporali
e religiose.
In campo temporale, nonostante l'alleanza con il re franco Pipino proclamato
"patricius romanorum" , il quale in cambio della nomina inviò al
pontefice una ciocca di capelli della figlia Gisella, si ebbero contrasti
sia con i longobardi di Desiderio per la mancata promessa di assegnare i
territori di Bologna, Imola, Osimo ed Ancona, sia con il duca di Spoleto
Alboino e con Liutprando duca di Benevento. Questi ultimi gli uni contro gli
altri.
In campo religioso le diatribe si reimpostarono con il concilio di
Costantinopoli del 764, voluto dall'imperatore Costantino V il quale,
attraverso la diaspora orientale riuscì a riaffermare il bando alla
rappresentazione delle immagini sacre, la prima delle quali fu la
rappresentazione di Cristo acheyrooietos portato sui labari dell'imperatore
Costantino a ponte Massenzio ( vedi Cronologia anno 311 ), quando viceversa
Pipino, re dei franchi in appoggio all'ortodossia cattolica in un concilio
del 767 proclamava la venerabilità di quelle stesse immagini.
Ebbero così inizio quelle diversità filosofico-teologali che porteranno
alle guerre iconoclastiche.
Paolo I cessò di vivere il 28 giugno del 767 e fu sepolto nel sepolcro da
lui stesso fatto erigere nell'oratorio della Beata Vergine in Vaticano.
Qualche storico riporta la sua santificazione nel XIV ma, oggi il suo nome
non viene più annoverato nel calendario universale.
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