Nativo di Santa
Severina in Calabria, ebbe origini greche come la stragrande maggioranza di
quelle popolazioni o forse più probabilmente troiane come vuole la
tradizione venetica.
La sua consacrazione avvenne il 10 dicembre del 741, quando ancora
rimanevano irrisolte le pretese dei longobardi di Liutprando, quelle dei
franchi di Pipino il Breve e di suo fratello Carlomanno, succeduti al padre
Carlo Martello mentre, il nuovo imperatore d'oriente Costantino V, sulle
orme del suo predecessore, continuava a rivolgere le sue attenzioni
all'oriente ed alle sue carovane che da lì provenivano.
Il pontefice, attraverso i caotici avvenimenti, già per altro ereditati
tentò comunque di ristabilire una qualche sembianza patrimoniale che
escludesse le rivendicazioni di chicchessia.
Nella primavera del 742, San Zaccaria riuscì , attraverso la sua magnifica
eloquenza e mediante un lauto pranzo offerto all'esarca di Ravenna Eutichio,
al pentarca della dominazione longobarda nel meridione della penisola
italica ed allo stesso re Liutprando , a conquistare i cuori ed i portafogli
dei commensali.
Tra il 744 ed il 749 rientrarono in possesso della Chiesa romana
possedimenti di vastissime dimensioni. Qualche esempio può essere così
rappresentato:
- Basilica di San Valentino a Terni, con tutti i suoi tesori;
- Orte, Ameria, Bomarzo, tutta la Sabinia, Narni ed Ancona con tutte le
pertinenze di Osimo, Numana ecc...
Storicamente, la sagacia del pontefice Zaccaria stabilì un "modus
operandi e vivendi" della Chiesa romana che la vedrà da qui in avanti
non più martire e teologica ma "teocratica" per molti secoli
futuri.
Tra il 744 ed il 749 ci furono parecchie alternanze sui troni longobardi e
franchi ed una serie di morie tra gli esarchi, pentarchi ed emissari
imperiali.
Una nota per tutte deve essere riportata quando, morto Liutprando, nel 744
il trono passò a Ratchis, duca di Udine che nel 749 si fece monaco a
Montecassino e di conseguenza al fratello Astolfo il quale, assunse il regno
di Comacchio, Ravenna e Ferrara .
Nel 751, iI franchi di Pipino "il Breve", ormai condizionati dalla
politica pontificale finirono per detronizzare Childerico III, effettivo re
delle sue popolazioni .
Il pontefice Zaccaria, a tal proposito affermò che (come riportato dagli
"annales francorum") "...è preferibile che il titolo regale
rimanga in possesso di colui il quale effettivamente detiene il
potere..." (nda: che tradotto nell'odierno linguaggio potrebbe
assomigliare ad una locuzione del senatore Giulio Andreotti = il potere
logora chi non ce l'ha!).
Zaccaria fu comunque un fervido sostenitore della lotta contro le apostasie
e dell'iconoclastia.
Riformò la disciplina ecclesiastica e diffuse la fede in Albione
(Inghilterra). Si occupò inoltre dell'evangelizzazione nelle terre dei
Vandali (Germania) .
Iniziò a gettare i basamenti della futura biblioteca Vaticana.
In maniera evangelica si recò egli stesso a Soissons (Francia, o Gallia
transpadana ) per insediare sul trono di Francia Pipino "il Breve"
.
Nel frattempo riuscì a tradurre in greco quasi tutto l'epistolario ed i
dialoghi di papa San Gregorio Magno .
Si spense il 22 marzo del 752 e fu sepolto in San Pietro.
Una qualche traccia ricorda la sua santità nella ricorrenza del 15 marzo,
anche se la Chiesa cattolica non annovera più il suo nome tra quello dei
santi.
Dalla parte Islamica i califfi plenipotenziari si succedettero in maniera
vorticosa, prima a Damasco (OMEYAS) con : Al Walid II (743-744), Yazid III
(744), Ibrahim (744), Marwan II ( 744- 750).
Poi ad ABBASSIDAS (Bagdad) iniziando con Abul Abbas al Saffah ( 750-754).
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