Figlio
dello scolastico ( nda: insegnante. In particolar modo della dottrina di
Cristo) e dalmata Venanzio. Egli stesso diacono cattolico, fu consacrato
pontefice il 24 dicembre del 640.
Finalmente, dopo quasi cinque mesi di vacatio la cattedra del "vescovo
di Roma" fu nuovamente occupata.
Infatti, l'imperatore Eraclio dopo aver ricondotto a se stesso l' assenso
alla nomina papale se ne guardò bene dal dissentire sulle decisioni di
Roma, anche perchè nel frattempo Sergio, patriarca di Bisanzio e fautore
dell' ectesi promulgata dallo stesso imperatore era morto. Il suo successore
Pirro tentò quella stessa strada ma probabilmente non ebbe lo stesso
carisma del suo predecessore.
In effetti Eraclio, imperatore d' oriente, lasciò cadere nel nulla il suo
editto che imponeva la nuova eresia monotelita, con la conseguente
sconfessione di Pirro.
Alla morte di Eraclio, il trono successe a Eraclio II che dopo pochi mesi fu
assassinato ( 641), così come accadde a Costantino III, anch'egli
assassinato dopo poche settimane dal suo insediamento. Infine il trono
sempre tra il 641 ed 642 passò a Costante II. Quest'ultimo imperatore
consapevole dell' inutilità delle lotte intestine tra società appartenenti
alla stessa fede, letti gli accorati appelli di Giovanni IV, fece ritirare
l'editto dell' ectesi.
Ma Giovanni IV, oltre ad essere stato attento agli argini dell' ortodossia
cattolica promosse l' evangelizzazione dei popoli slavi e dalmati.
A Salona, cittadina a circa 5 km da Spalato, probabilmente sua cittadina
natale, ancor oggi si possono ammirare i mosaici di San Venanzio e nel
catino della cappella di San Giovanni la raffigurazione dei papi Giovanni IV
e del suo Successore Teodoro I che ultimò i lavori.
I longobardi, in quel periodo non diedero più di tante preoccupazioni all'
urbe, anche se sulle rive del fiume Scoltenna , odierno Panaro morirono
circa ottomila soldati greci, ingaggiati dall'esarca di Ravenna.
Giovanni IV morì il 12 ottobre del 642 e fu sepolto nel cimitero di San
Pietro.
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