Già
consacrato dal suo predecessore con il conferimento del proprio
"pallio" (nda: letteralmente mantello, che nel medioevo si
trasformerà in sinonimo di stendardo), l'arcidacono Bonifacio II, nativo di
Roma fu eletto il 22 settembre del 530, ovvero lo stesso giorno della morte
di San Felice IV, suo predecessore.
L'elezione avvenne nella basilica di San Giovanni in Laterano, ancora una
volta in una sorta di frenesia contro il tempo, perchè nella basilica
Giulia ( altrimenti detta di Costantino) si stava tentando un'ulteriore
scisma con l'elezione di un papa diverso e contrapposto: il presule Dioscuro,
di origini greche.
Il pontificato di Bonifacio fu molto breve e pochi furono gli atti e le
notizie tramandate sul suo pontificato.
Sono state fatte solo alcune congetture sulle trame che avrebbero potuto
portare allo scisma ed al decadimento dello stesso pontefice, tra le quali
la sobillazione da parte del Senato romano, molto più favorevole a
Costantinopoli piuttosto che a Ravenna.
A dirimere alcune questioni ci furono però sicuramente gli eventi ed il
corso della natura.
Dioscuro morì quasi subito dopo la sua elezione contrapposta ed i chierici
e laici chiamati alla sua stessa elezione fecero ben presto ammenda,
sottoscrivendo gli atti del concilio di "Simmaco", secondo i quali
appunto, il pontefice aveva diritto di nomina sul suo successore.
Subito dopo lo seguì Bonifacio II, il quale lasciò le terrene incombenze
il 17 ottobre del 532 e le sue spoglie furono deposte nel sagrato di San
Pietro.
Il nome di Bonifacio II non figura nè sul Martirologio Romano nè sul
Calendario Universale. La Santità è riferita in particolar modo e per
quanto riguardi il nome di un pontefice a San Bonifacio IV.
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