Di
origini africane, Gelasio I fu arcidiacono e segretario del suo predecessore
prima di essere eletto papa il 1° marzo 492.
Il suo pontificato fu caratterizzato da parecchie questioni. La più
importante fu sicuramente quella di convocare e presiedere il concilio di
Roma del 494, cercando di dirimere lo "SCISMA D' ORIENTE"
(provocato da Acacio, patriarca di Costantinopoli) e dal quale concilio
scaturì il famoso decreto che porta il suo nome e che distinse i libri
sacri accettati dalla Chiesa cattolica, da quelli che la Chiesa considerò
come apocrifi.
In quello stesso concilio, venne affermata la supremazia della chiesa di
Roma su tutte le altre. Gelasio I combatté i pelagiani di Dalmazia e
ristabilì nelle loro sedi i vescovi ch'erano stati scacciati durante le
guerre di Teodorico contro Odoacre. Sostenne inoltre una controversia con
gli eretici Nestorio ed Eutiche. Gli viene attribuito il "sacramentario
romano", un manoscritto del quale fu ritrovato e pubblicato, nel 1680.
Lasciò parecchie lettere, importanti per la storia del suo tempo, tra le
quali una indirizzata all'imperatore Teodorico che così recitava : "...due
sono i poteri, augusto imperatore, che principalmente governano questo
mondo: il potere sacro dei vescovi e quello temporale dei re. Di questi due
poteri il ministero dei vescovi ha maggior peso perchè essi devono rendere
conto al tribunale di Dio anche per i mortali re".
Dal punto di vista del mantenimento dell'ortodossia cristiana riuscì a far
abolire i " Lupercali" ( festa che avveniva tra il 15 ed il 18 di
febbraio - del calendario Gregoriano - e che culminavano con la Februatio -
un retaggio dei festeggiamenti al dio februo contro le pestilenze ed i mali
dei demoni); sostituendo il tutto con la festività della "Madonna
Candelora" del 2 febbraio (nda: festa della purificazione dell'anima più
che di quella corporea).
Anzichè continuare nell'opera di ricchezza delle chiese e dei sagrati
preferì andare incontro alle sofferenze della popolazione dovute in
particolar modo alla grande carestia che imperversò durante tutto il suo
regno.
Gelasio I morì il 21 novembre 496 e fu sepolto nel sagrato di San Pietro.
Forse per descrivere questa figura umana, oltre che di pontefice, valse
molto di più una citazione di "Dionigi il piccolo": "...morì
povero dopo aver arricchito i poveri !". Il calendario universale ancor
oggi lo ricorda nel giorno della sua morte.
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