Diacono
di origine sarda fu consacrato papa il 19 novembre del 461. Sembrerebbe che
la sua figura non fosse stata così "regale", come quella del suo
predecessore ciò nonostante fu l' imperatore Antenio a recarsi in San
Pietro per rendere omaggio al nuovo papa e non viceversa ( nda: questo può
dirla lunga su come si fosse già ben radicato fino ai confini dell'impero
il potere temporum-teologale della chiesa cristiana).
Questo pontificato fu peraltro improntato quasi totalmente sul rifacimento
dei luoghi di culto, la dove necessitavano di essere riparati dopo le
incursioni vandaliche e dell'abbellimento di quelli risparmiati.
Ilario fu sicuramente uno dei primi mecenati nei confronti di artigiani,
artisti e cantori. Particolare attenzione fu dedicata al complesso del
Laterano dove metalli e marmi preziosi furono profusi "a piene
mani".
Oltre alla scultura d'oro massiccio dell' agnello, anche l'arco d'ingresso
fu costruito di metallo prezioso, per i primo oratorio, mentre per il
secondo furono impiegate 100 libbre d'argento tra il primo ed il secondo
oratorio. D'oro e d'argento erano gli arredi e le porte. Inoltre, secondo il
"Liber Pontificalis", il battistero sarebbe stato adornato da tre
sculture in argento massiccio del peso di 30 libbre ciascuna, raffiguranti
dei cervi dalla cui bocca sgorgava acqua di fonte.
L'inventario proseguiva oltre con:
- 60 libbre d' argento per il tabernacolo a torre circondato da marmi
canalizzati per lo scorrimento di acqua;
- 1 lampadario d'oro a dieci fiamme per l'illuminazione della cerimonia del
battesimo nella notte di Pasqua;
- 1 colomba dorata galleggiante sulle acque a simbolo dello Spirito Santo;
- ecc... ecc...
Da Ilario in poi, per molti secoli queste saranno le occupazioni principali
dei pontefici, ovvero l'apparire per non essere ( nda: molti di questi
furono rappresentati sotto forma di esili figure, rese ancora più esili dal
piviale posto sul capo, ed in punta di piedi su scarpine rosse ma ammantate
come imperatori. D'altro canto non venivano proclamati papi quei teologi
asceti e dediti effettivamente alla cura dell' anima ed all'alleviamento
delle altrui terrene sofferenze ma, diaconi intrallazzatori e faccendieri).
Il pontefice morì il 29 febbraio del 468 e fu sepolto a San Lorenzo fuori
le mura, il suo nome non figura ormai più nel calendario universale.
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