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I PAPI

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ILARIO, della Sardegna (461-468)

Diacono di origine sarda fu consacrato papa il 19 novembre del 461. Sembrerebbe che la sua figura non fosse stata così "regale", come quella del suo predecessore ciò nonostante fu l' imperatore Antenio a recarsi in San Pietro per rendere omaggio al nuovo papa e non viceversa ( nda: questo può dirla lunga su come si fosse già ben radicato fino ai confini dell'impero il potere temporum-teologale della chiesa cristiana).
Questo pontificato fu peraltro improntato quasi totalmente sul rifacimento dei luoghi di culto, la dove necessitavano di essere riparati dopo le incursioni vandaliche e dell'abbellimento di quelli risparmiati.
Ilario fu sicuramente uno dei primi mecenati nei confronti di artigiani, artisti e cantori. Particolare attenzione fu dedicata al complesso del Laterano dove metalli e marmi preziosi furono profusi "a piene mani".
Oltre alla scultura d'oro massiccio dell' agnello, anche l'arco d'ingresso fu costruito di metallo prezioso, per i primo oratorio, mentre per il secondo furono impiegate 100 libbre d'argento tra il primo ed il secondo oratorio. D'oro e d'argento erano gli arredi e le porte. Inoltre, secondo il "Liber Pontificalis", il battistero sarebbe stato adornato da tre sculture in argento massiccio del peso di 30 libbre ciascuna, raffiguranti dei cervi dalla cui bocca sgorgava acqua di fonte.
L'inventario proseguiva oltre con:
- 60 libbre d' argento per il tabernacolo a torre circondato da marmi canalizzati per lo scorrimento di acqua;
- 1 lampadario d'oro a dieci fiamme per l'illuminazione della cerimonia del battesimo nella notte di Pasqua;
- 1 colomba dorata galleggiante sulle acque a simbolo dello Spirito Santo;
- ecc... ecc...
Da Ilario in poi, per molti secoli queste saranno le occupazioni principali dei pontefici, ovvero l'apparire per non essere ( nda: molti di questi furono rappresentati sotto forma di esili figure, rese ancora più esili dal piviale posto sul capo, ed in punta di piedi su scarpine rosse ma ammantate come imperatori. D'altro canto non venivano proclamati papi quei teologi asceti e dediti effettivamente alla cura dell' anima ed all'alleviamento delle altrui terrene sofferenze ma, diaconi intrallazzatori e faccendieri).
Il pontefice morì il 29 febbraio del 468 e fu sepolto a San Lorenzo fuori le mura, il suo nome non figura ormai più nel calendario universale.

 

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