Diacono
di origine campana, fu grande amico di sant' Agostino. La sua consacrazione,
avvenuta il 10 settembre del 422 portò sicuramente un beneficio ai rapporti
tra la chiesa romana ed i presuli africani. Perchè il pontefice chiarì
quasi subito l'indipendenza extra-dogmatica della chiesa in Africa. In
pratica ai vescovi Apiario ed Antonio fu lasciata la gestione territoriale
delle beghe, delle suppliche e della disciplina. Diversamente si confrontò
sulle tematiche provenienti da oriente quando furono messi in discussione i
dogmi ecclesiastici e quindi, secondo tradizione, "cristologici".
Su queste tematiche invece, Celestino dovette convocare un primo concilio a
Roma nel 430 ed un secondo concilio ecumenico ad Efeso nel giugno del 431
per tentare di dirimere la questione posta dal patriarca di Costantinopoli
Nestòrio ( nda: Teologo nato a Germanicia, odierna Maras morì nell' oasi
di el Kharga- Egitto- nel 451 dove fu esiliato), il quale mise in
discussione non solo la "verginità" di Maria (nda: verginità che
già si stava paventando, anche se questo dogma arriverà molto più tardi),
ma la stessa maternità definendo Maria "adetokos" (in greco) ,
ovvero "non deipara" (in latino) e quindi affermò che, Maria in
quanto donna-umana non poteva essere madre del figlio di Dio, riconducendo
in pratica il pensiero filologico all' eresia "pelagica" .
Nestorio cercò l' appoggio dell' imperatore Teodosio II e del vescovo
Giovanni di Antiochia e li trovò, ma fu messo in difficoltà dalllo
sbarramento ecumenico imposto da Celestino che alla fine riuscì ad imporre
la credenza popolare.
Sotto il "regno" di Celestino I furono inoltre conquistati al
cristianesimo popoli definiti barbari per antonomasia, quali quelli
balcanici ed euroasiatici grazie all'opera di San Cirillo, mentre quelli
nord europei grazie a San Patrizio.
Il pontefice morì il 27 luglio del 432 e fu sepolto nel cimitero di Santa
Priscilla. Nel 817 le spoglie furono traslate nella cattedrale di San
Prassede in Roma e successivamente, una parte di queste ulteriormente
traslate nella cattedrale di Mantova.
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