Oramai
i cristiani non avevano quasi più nemici sul piano temporale. Le lotte per
il potere spirituale e laico si stavano ormai evolvendo all'interno della
stessa religione... anche se...
Atanasio, vescovo di Alessandria stava alacremente combattendo contro l'
arianesimo di Costantino quando, il 17 aprile del 352 fu eletto papa
Liberio, contro il quale mosse le stesse accuse.
La risposta del pontefice fu immediata ed alla fine dello stesso anno fu
convocato il primo concilio di Roma che riconfermò il credo affermato nel
concilio di Nicea.
Le diatribe interne non si placavano, nonostante le confessioni e le
sconfessioni. Fu così che Liberio "chiese all'imperatore
Costanzo" di poter indire un nuovo concilio ad Aquileia.
Anzichè Aquileia l'imperatore convocò il concilio ad Arles ed alla sua
presenza Atanasio fu condannato all'esilio, tra lo stupore dei presenti ivi
compreso il pontefice che non avrebbe voluto arrivare a tanto ma solo
chiarire le comuni idee dogmatiche.
Per tentare di limitare i danni, Liberio chiese all'imperatore la
convocazione di un ulteriore concilio che fu tenuto a Milano nell'aprile del
355 dove fu nuovamente sconfitto dalle decisioni imperiali che confermarono
l'esilio di Atanasio e di conseguenza l' affermazione dell'arianesimo.
La comunicazione all'imperatore dell'amarezza del pontefice, rientrato a
Roma, non si fa attendere percorrendo le vie più note della comunicabilità
dell'epoca.
Liberio fu arrestato e ricondotto a Milano. Costanzo intima a Liberio :
"diventa il papa degli ariani e tornerai a Roma", Liberio rispose
: "A roma ho già preso commiato dai fratelli".
Il papa fu esiliato a Berea in Tracia e con Lui finirono in esilio San
Ilario e San Gerolamo, oltre che al già confinato Atanasio. Il suo posto fu
preso dall'ariano Felice, nominato dallo stesso imperatore Costanzo, ma
l'impopolarità di questo antipapa "ante litteram" finì per far
riconsiderare la posizione imperiale.
A Liberio fu consentito di rientrare a Roma e Felice fu scacciato ma il
costo di questa operazione consistette nella sottoscrizione di una sorta di
"rivisitazione" del VERBO di Nicea che assomigliò quasi ad un
tradimento a favore degli ariani, durante il concilio di Sirmio (dna:
nell'attuale Serbia Voivodina) nell'estate del 358.
Ciò nonostante non bastarono ancora due concili per definire la questione
ariana e soprattutto la posizione della chiesa romana nei confronti
dell'eresia ariana, quello di Rimini per l'impero d'occidente e quello di
Seleucia (nda: probabilmente San di Pieria - porto di Antiochia) per
l'impero d'oriente.
Il 3 novembre 361 morì l'imperatore Costanzo e gli successe Giuliano (nda:
uno dei figli di Costantino). Nel giugno del 363 morì Giuliano al quale
successe Valentiniano I, convinto assertore dell'ecumenismo niceiano, il
quale convocò il concilio tenutosi a Lampsaco (nda: situata sulla riva
ellenica dell'Eellesponto) nel 364 per far annullare le decisioni di
Costanzo e condannare l' arianesimo.
Liberio morì il 24 settembre del 366 e fu sepolto nel cimitero di Santa
Priscilla.
La sua beatificazione è dovuta alla costruzione della basilica di Santa
maria Maggiore, sull'Esquilino, nel punto in cui il pontefice segnò una
croce sulla neve caduta poco prima che egli morisse.
ps: l' antipapa Felice fu per molto tempo onorato come Felice II in
sostituzione di San Felice I, in realtà morì in Campania il 22 novembre
del 365 ed il suo nome cancellato dal Liber Pontificalis e dal calendario
martiriologico.
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