Probabilmente
di origine romana, salì il soglio il 5 gennaio 269, durante l'impero di
Aureliano.
Di questo pontefice non si conosce quasi nulla. Gli venne attribuita una
lettera inviata a Massimo, vescovo di Alessandria per puntualizzare il dogma
della Santissima Trinità, contro l'eresia di Paolo Samosate condannato con
il concilio di Antiochia e ripresa durante il concilio di Efeso del 431:
"...Crediamo che nostro Signore Gesù Cristo nato da Maria sia il
VERBO, Figlio eterno di Dio e, non uomo diverso da Dio elevato da Dio stesso
a questo onore. Il Figlio di Dio non ha scelto un uomo per l'incarnazione,
non vi sono due persone in Cristo. Il Verbo, Dio perfetto si è incarnato
nel seno di Maria e si è fatto uomo".
Felice morì il 30 dicembre del 274 e fu sepolto, secondo San Cirillo, nello
stesso cimitero da egli stesso voluto.
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