Nato
in Epiro, a Nicopoli, fu discepolo di Aniceto. Appena subito dopo la sua
elezione al soglio, dovette assistere alle grandi repressioni di Marco
Aurelio contro le neonate comunità cristiane austriache e galliche. Nel
mentre l'eresia "montanistica" si dichiarava a favore dell'impero
romano.
Il papato di Eleuterio è però noto più per un altro clamoroso fatto : il
martirio di Santa Cecilia. La leggenda vuole che, la giovane cristiana
promessa in sposa al pagano Valeriano fosse riuscita a convincere il proprio
sposo a lasciarle la propria "verginità". Oltre al marito riuscì
a convertire anche il cognato Tiburzio. Denunciati al prefetto Almachio
furono condannati a morte e a Cecilia fu riservato l'orrendo supplizio della
soffocazione tramite i vapori di un "caldarium" (ancora oggi
conservato nella cappella dell'omonima basilica in Transtevere). Dopo tre
giorni di martirio ne uscì completamente illesa e solo allora fu
decapitata. Eleuterio, dopo aver combattuto il montanesimo, il valentenismo
e l'eresia marcioniana, fu sepolto, secondo il "Liber Pontificalis"
nella necropoli vaticana.
Come santo è ancora festeggiato il 26 maggio.
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