Figura
apparentemente o controversa, per quel poco che si possa sapere di Lui.
Nativo delle terre siriane, non si sa come sia approdato presso la
"Caput Mundi". Sembra fosse stato da prima allontanato dalla
Chiesa d'oriente, quale eretico egli stesso, nel mentre stava combattendo le
eresie gnostiche derivanti dagli insegnamenti di Cerdone.
Dopo essere stato proclamato papa Aniceto ricevette visita da San Giustino
(filosofo platoniano, convertito al cristianesimo fondò una scuola di
pensiero,durante l'impero di Antonino Pio, per finire martirizzato.), alla
quale scuola finì per aderire. Ma incontrò anche Egesippo, San Policarpo e
gli stessi gnostici Valentino, Cerdone e Marcione. Comunque durante il suo
papato le eresie furono piuttosto contrastate, sempre in difesa della fede
derivante dalla tradizione apostolica.
Con Marco Aurelio, divenuto imperatore nel 161, le cose cambiarono
nuovamente per la sopravvivenza dei cristiani. Moltissimi vescovi furono
condannati a morte e le persecuzioni ripresero a ritmi accelerati. Lo stesso
San Policarpo e San Giustino trovarono il martirio. Ma non si ha notizia del
martirio di Aniceto, il quale non figura più nel Calendario Universale. La
tradizione cristiana vuole che le sue spoglie siano state deposte nelle
catacombe di San Callisto in Roma ed in seguito, intorno al 1600, traslate
nel sepolcro di Alessandro Severo.
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