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SALMI 76-80

SALMO 76

[1] Al maestro del coro. Su "Iditum". Di Asaf. Salmo.

[2] La mia voce sale a Dio e grido aiuto;
la mia voce sale a Dio, finché mi ascolti.

[3] Nel giorno dell'angoscia io cerco ilSignore,
tutta la notte la mia mano è tesa e non si stanca;
io rifiuto ogni conforto.

[4] Mi ricordo di Dio e gemo,
medito e viene meno il mio spirito.

[5] Tu trattieni dal sonno i miei occhi,
sono turbato e senza parole.

[6] Ripenso ai giorni passati,
ricordo gli anni lontani.

[7] Un canto nella notte mi ritorna nel cuore:
rifletto e il mio spirito si va interrogando.

[8] Forse Dio ci respingerà per sempre,
non sarà più benevolo con noi?

[9] È forse cessato per sempre il suo amore,
è finita la sua promessa per sempre?

[10] Può Dio aver dimenticato la misericordia,
aver chiuso nell'ira il suo cuore?

[11] E ho detto: "Questo è il mio tormento:
è mutata la destra dell'Altissimo".

[12] Ricordo le gesta del Signore,
ricordo le tue meraviglie di un tempo.

[13] Mi vado ripetendo le tue opere,
considero tutte le tue gesta.

[14] O Dio, santa è la tua via;
quale dio è grande come il nostro Dio?

[15] Tu sei il Dio che opera meraviglie,
manifesti la tua forza fra le genti.

[16] È il tuo braccio che ha salvato il tuo popolo,
i figli di Giacobbe e di Giuseppe.

[17] Ti videro le acque, Dio,
ti videro e ne furono sconvolte;
sussultarono anche gli abissi.

[18] Le nubi rovesciarono acqua,
scoppiò il tuono nel cielo;
le tue saette guizzarono.

[19] Il fragore dei tuoi tuoni nel turbine,
i tuoi fulmini rischiararono il mondo,
la terra tremò e fu scossa.

[20] Sul mare passava la tua via,
i tuoi sentieri sulle grandi acque
e le tue orme rimasero invisibili.

[21] Guidasti come gregge il tuo popolo
per mano di Mosè e di Aronne.

SALMO 77

[1] Maskil. Di Asaf.
Popolo mio, porgi l'orecchio al mio insegnamento,
ascolta le parole della mia bocca.

[2] Aprirò la mia bocca in parabole,
rievocherò gli arcani dei tempi antichi.

[3] Ciò che abbiamo udito e conosciuto
e i nostri padri ci hanno raccontato,

[4] non lo terremo nascosto ai loro figli;
diremo alla generazione futura
le lodi del Signore, la sua potenza
e le meraviglie che egli ha compiuto.

[5] Ha stabilito una testimonianza in Giacobbe,
ha posto una legge in Israele:
ha comandato ai nostri padri
di farle conoscere ai loro figli,

[6] perché le sappia la generazione futura,
i figli che nasceranno.
Anch'essi sorgeranno a raccontarlo ai loro figli

[7] perché ripongano in Dio la loro fiducia
e non dimentichino le opere di Dio,
ma osservino i suoi comandi.

[8] Non siano come i loro padri,
generazione ribelle e ostinata,
generazione dal cuore incostante
e dallo spirito infedele a Dio.

[9] I figli di Efraim, valenti tiratori d'arco,
voltarono le spalle nel giorno della lotta.

[10] Non osservarono l'alleanza di Dio,
rifiutando di seguire la sua legge.

[11] Dimenticarono le sue opere,
le meraviglie che aveva loro mostrato.

[12] Aveva fatto prodigi davanti ai loro padri,
nel paese d'Egitto, nei campi di Tanis.

[13] Divise il mare e li fece passare
e fermò le acque come un argine.

[14] Li guidò con una nube di giorno
e tutta la notte con un bagliore di fuoco.

[15] Spaccò le rocce nel deserto
e diede loro da bere come dal grande abisso.

[16] Fece sgorgare ruscelli dalla rupe
e scorrere l'acqua a torrenti.

[17] Eppure continuarono a peccare contro di lui,
a ribellarsi all'Altissimo nel deserto.

[18] Nel loro cuore tentarono Dio,
chiedendo cibo per le loro brame;

[19] mormorarono contro Dio
dicendo: "Potrà forse Dio
preparare una mensa nel deserto?".

[20] Ecco, egli percosse la rupe e ne scaturì acqua,
e strariparono torrenti.
"Potrà forse dare anche pane
o preparare carne al suo popolo?".

[21] All'udirli il Signore ne fu adirato;
un fuoco divampò contro Giacobbe
e l'ira esplose contro Israele,

[22] perché non ebbero fede in Dio
né speranza nella sua salvezza.

[23] Comandò alle nubi dall'alto
e aprì le porte del cielo;

[24] fece piovere su di essi la manna per cibo
e diede loro pane del cielo:

[25] l'uomo mangiò il pane degli angeli,
diede loro cibo in abbondanza.

[26] Scatenò nel cielo il vento d'oriente,
fece spirare l'australe con potenza;

[27] su di essi fece piovere la carne come polvere
e gli uccelli come sabbia del mare;

[28] caddero in mezzo ai loro accampamenti,
tutto intorno alle loro tende.

[29] Mangiarono e furono ben sazi,
li soddisfece nel loro desiderio.

[30] La loro avidità non era ancora saziata,
avevano ancora il cibo in bocca,

[31] quando l'ira di Dio si alzò contro di essi,
facendo strage dei più vigorosi
e abbattendo i migliori d'Israele.

[32] Con tutto questo continuarono a peccare
e non credettero ai suoi prodigi.

[33] Allora dissipò come un soffio i loro giorni
e i loro anni con strage repentina.

[34] Quando li faceva perire, lo cercavano,
ritornavano e ancora si volgevano a Dio;

[35] ricordavano che Dio è loro rupe,
e Dio, l'Altissimo, il loro salvatore;

[36] lo lusingavano con la bocca
e gli mentivano con la lingua;

[37] il loro cuore non era sincero con lui
e non erano fedeli alla sua alleanza.

[38] Ed egli, pietoso, perdonava la colpa,
li perdonava invece di distruggerli.
Molte volte placò la sua ira
e trattenne il suo furore,

[39] ricordando che essi sono carne,
un soffio che va e non ritorna.

[40] Quante volte si ribellarono a lui nel deserto,
lo contristarono in quelle solitudini!

[41] Sempre di nuovo tentavano Dio,
esasperavano il Santo di Israele.

[42] Non si ricordavano più della sua mano,
del giorno che li aveva liberati dall'oppressore,

[43] quando operò in Egitto i suoi prodigi,
i suoi portenti nei campi di Tanis.

[44] Egli mutò in sangue i loro fiumi
e i loro ruscelli, perché non bevessero.

[45] Mandò tafàni a divorarli
e rane a molestarli.

[46] Diede ai bruchi il loro raccolto,
alle locuste la loro fatica.

[47] Distrusse con la grandine le loro vigne,
i loro sicomori con la brina.

[48] Consegnò alla grandine il loro bestiame,
ai fulmini i loro greggi.

[49] Scatenò contro di essi la sua ira ardente,
la collera, lo sdegno, la tribolazione,
e inviò messaggeri di sventure.

[50] Diede sfogo alla sua ira:
non li risparmiò dalla morte
e diede in preda alla peste la loro vita.

[51] Colpì ogni primogenito in Egitto,
nelle tende di Cam la primizia del loro vigore.

[52] Fece partire come gregge il suo popolo
e li guidò come branchi nel deserto.

[53] Li condusse sicuri e senza paura
e i loro nemici li sommerse il mare.

[54] Li fece salire al suo luogo santo,
al monte conquistato dalla sua destra.

[55] Scacciò davanti a loro i popoli
e sulla loro eredità gettò la sorte,
facendo dimorare nelle loro tende le tribù di Israele.

[56] Ma ancora lo tentarono,
si ribellarono a Dio, l'Altissimo,
non obbedirono ai suoi comandi.

[57] Sviati, lo tradirono come i loro padri,
fallirono come un arco allentato.

[58] Lo provocarono con le loro alture
e con i loro idoli lo resero geloso.

[59] Dio, all'udire, ne fu irritato
e respinse duramente Israele.

[60] Abbandonò la dimora di Silo,
la tenda che abitava tra gli uomini.

[61] Consegnò in schiavitù la sua forza,
la sua gloria in potere del nemico.

[62] Diede il suo popolo in preda alla spada
e contro la sua eredità si accese d'ira.

[63] Il fuoco divorò il fiore dei suoi giovani,
le sue vergini non ebbero canti nuziali.

[64] I suoi sacerdoti caddero di spada
e le loro vedove non fecero lamento.

[65] Ma poi il Signore si destò come da un sonno,
come un prode assopito dal vino.

[66] Colpì alle spalle i suoi nemici,
inflisse loro una vergogna eterna.

[67] Ripudiò le tende di Giuseppe,
non scelse la tribù di Efraim;

[68] ma elesse la tribù di Giuda,
il monte Sion che egli ama.

[69] Costruì il suo tempio alto come il cielo
e come la terra stabile per sempre.

[70] Egli scelse Davide suo servo
e lo trasse dagli ovili delle pecore.

[71] Lo chiamò dal seguito delle pecore madri
per pascere Giacobbe suo popolo,
la sua eredità Israele.

[72] Fu per loro pastore dal cuore integro
e li guidò con mano sapiente.

SALMO 78

[1] Salmo. Di Asaf.
O Dio, nella tua eredità sono entrate le nazioni,
hanno profanato il tuo santo tempio,
hanno ridotto in macerie Gerusalemme.

[2] Hanno abbandonato i cadaveri dei tuoi servi
in pasto agli uccelli del cielo,
la carne dei tuoi fedeli
agli animali selvaggi.

[3] Hanno versato il loro sangue come acqua
intorno a Gerusalemme, e nessuno seppelliva.

[4] Siamo divenuti l'obbrobrio dei nostri vicini,
scherno e ludibrio di chi ci sta intorno.

[5] Fino a quando, Signore, sarai adirato: per sempre?
Arderà come fuoco la tua gelosia?

[6] Riversa il tuo sdegno sui popoli che non ti riconoscono
e sui regni che non invocano il tuo nome,

[7] perché hanno divorato Giacobbe,
hanno devastato la sua dimora.

[8] Non imputare a noi le colpe dei nostri padri,
presto ci venga incontro la tua misericordia,
poiché siamo troppo infelici.

[9] Aiutaci, Dio, nostra salvezza,
per la gloria del tuo nome,
salvaci e perdona i nostri peccati
per amore del tuo nome.

[10] Perché i popoli dovrebbero dire:
"Dov'è il loro Dio?".
Si conosca tra i popoli, sotto i nostri occhi,
la vendetta per il sangue dei tuoi servi.

[11] Giunga fino a te il gemito dei prigionieri;
con la potenza della tua mano
salva i votati alla morte.

[12] Fà ricadere sui nostri vicini sette volte
l'affronto con cui ti hanno insultato, Signore.

[13] E noi, tuo popolo e gregge del tuo pascolo,
ti renderemo grazie per sempre;
di età in età proclameremo la tua lode.

SALMO 79

[1] Salmo. Di Asaf.
O Dio, nella tua eredità sono entrate le nazioni,
hanno profanato il tuo santo tempio,
hanno ridotto in macerie Gerusalemme.

[2] Hanno abbandonato i cadaveri dei tuoi servi
in pasto agli uccelli del cielo,
la carne dei tuoi fedeli
agli animali selvaggi.

[3] Hanno versato il loro sangue come acqua
intorno a Gerusalemme, e nessuno seppelliva.

[4] Siamo divenuti l'obbrobrio dei nostri vicini,
scherno e ludibrio di chi ci sta intorno.

[5] Fino a quando, Signore, sarai adirato: per sempre?
Arderà come fuoco la tua gelosia?

[6] Riversa il tuo sdegno sui popoli che non ti riconoscono
e sui regni che non invocano il tuo nome,

[7] perché hanno divorato Giacobbe,
hanno devastato la sua dimora.

[8] Non imputare a noi le colpe dei nostri padri,
presto ci venga incontro la tua misericordia,
poiché siamo troppo infelici.

[9] Aiutaci, Dio, nostra salvezza,
per la gloria del tuo nome,
salvaci e perdona i nostri peccati
per amore del tuo nome.

[10] Perché i popoli dovrebbero dire:
"Dov'è il loro Dio?".
Si conosca tra i popoli, sotto i nostri occhi,
la vendetta per il sangue dei tuoi servi.

[11] Giunga fino a te il gemito dei prigionieri;
con la potenza della tua mano
salva i votati alla morte.

[12] Fà ricadere sui nostri vicini sette volte
l'affronto con cui ti hanno insultato, Signore.

[13] E noi, tuo popolo e gregge del tuo pascolo,
ti renderemo grazie per sempre;
di età in età proclameremo la tua lode.

SALMO 80

[1] Al maestro del coro. Su "Giglio del precetto". Di Asaf. Salmo.

[2] Tu, pastore d'Israele, ascolta,
tu che guidi Giuseppe come un gregge.
Assiso sui cherubini rifulgi

[3] davanti a Efraim, Beniamino e Manasse.
Risveglia la tua potenza
e vieni in nostro soccorso.

[4] Rialzaci, Signore, nostro Dio,
fà splendere il tuo volto e noi saremo salvi.

[5] Signore, Dio degli eserciti,
fino a quando fremerai di sdegno
contro le preghiere del tuo popolo?

[6] Tu ci nutri con pane di lacrime,
ci fai bere lacrime in abbondanza.

[7] Ci hai fatto motivo di contesa per i vicini,
e i nostri nemici ridono di noi.

[8] Rialzaci, Dio degli eserciti,
fà risplendere il tuo volto e noi saremo salvi.

[9] Hai divelto una vite dall'Egitto,
per trapiantarla hai espulso i popoli.

[10] Le hai preparato il terreno,
hai affondato le sue radici e ha riempito la terra.

[11] La sua ombra copriva le montagne
e i suoi rami i più alti cedri.

[12] Ha esteso i suoi tralci fino al mare
e arrivavano al fiume i suoi germogli.

[13] Perché hai abbattuto la sua cinta
e ogni viandante ne fa vendemmia?

[14] La devasta il cinghiale del bosco
e se ne pasce l'animale selvatico.

[15] Dio degli eserciti, volgiti,
guarda dal cielo e vedi
e visita questa vigna,

[16] proteggi il ceppo che la tua destra ha piantato,
il germoglio che ti sei coltivato.

[17] Quelli che l'arsero col fuoco e la recisero,
periranno alla minaccia del tuo volto.

[18] Sia la tua mano sull'uomo della tua destra,
sul figlio dell'uomo che per te hai reso forte.

[19] Da te più non ci allontaneremo,
ci farai vivere e invocheremo il tuo nome.

[20] Rialzaci, Signore, Dio degli eserciti,
fa' splendere il tuo volto e noi saremo salvi.

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