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SALMI 56-60

SALMO 56

[1] Al maestro del coro. Su "Jonat elem rehoqim".
Di Davide. Miktam.
Quando i Filistei lo tenevano prigioniero in Gat.

[2] Pietà di me, o Dio, perché l'uomo mi calpesta,
un aggressore sempre mi opprime.

[3] Mi calpestano sempre i miei nemici,
molti sono quelli che mi combattono.

[4] Nell'ora della paura,
io in te confido.

[5] In Dio, di cui lodo la parola,
in Dio confido, non avrò timore:
che cosa potrà farmi un uomo?

[6] Travisano sempre le mie parole,
non pensano che a farmi del male.

[7] Suscitano contese e tendono insidie,
osservano i miei passi,
per attentare alla mia vita.

[8] Per tanta iniquità non abbiano scampo:
nella tua ira abbatti i popoli, o Dio.

[9] I passi del mio vagare tu li hai contati,
le mie lacrime nell'otre tuo raccogli;
non sono forse scritte nel tuo libro?

[10] Allora ripiegheranno i miei nemici,
quando ti avrò invocato:
so che Dio è in mio favore.

[11] Lodo la parola di Dio,
lodo la parola del Signore,

[12] in Dio confido, non avrò timore:
che cosa potrà farmi un uomo?

[13] Su di me, o Dio, i voti che ti ho fatto:
ti renderò azioni di grazie,

[14] perché mi hai liberato dalla morte.
Hai preservato i miei piedi dalla caduta,
perché io cammini alla tua presenza
nella luce dei viventi, o Dio.  

SALMO 57

[1] Al maestro del coro. Su "Non distruggere". Di Davide.
Miktam. Quando fuggì da Saul nella caverna.

[2] Pietà di me, pietà di me, o Dio,
in te mi rifugio;
mi rifugio all'ombra delle tue ali
finché sia passato il pericolo.

[3] Invocherò Dio, l'Altissimo,
Dio che mi fa il bene.

[4] Mandi dal cielo a salvarmi
dalla mano dei miei persecutori,
Dio mandi la sua fedeltà e la sua grazia.

[5] Io sono come in mezzo a leoni,
che divorano gli uomini;
i loro denti sono lance e frecce,
la loro lingua spada affilata.

[6] Innàlzati sopra il cielo, o Dio,
su tutta la terra la tua gloria.

[7] Hanno teso una rete ai miei piedi,
mi hanno piegato,
hanno scavato davanti a me una fossa
e vi sono caduti.

[8] Saldo è il mio cuore, o Dio,
saldo è il mio cuore.

[9] Voglio cantare, a te voglio inneggiare:
svègliati, mio cuore,
svègliati arpa, cetra,
voglio svegliare l'aurora.

[10] Ti loderò tra i popoli, Signore,
a te canterò inni tra le genti.

[11] perché la tua bontà è grande fino ai cieli,
e la tua fedeltà fino alle nubi.

[12] Innàlzati sopra il cielo, o Dio,
su tutta la terra la tua gloria.

SALMO 58

[1] Al maestro del coro. Su "Non distruggere".
Di Davide. Miktam.

[2] Rendete veramente giustizia o potenti,
giudicate con rettitudine gli uomini?

[3] Voi tramate iniquità con il cuore,
sulla terra le vostre mani preparano violenze.

[4] Sono traviati gli empi fin dal seno materno,
si pervertono fin dal grembo gli operatori di menzogna.

[5] Sono velenosi come il serpente,
come vipera sorda che si tura le orecchie

[6] per non udire la voce dell'incantatore,
del mago che incanta abilmente.

[7] Spezzagli, o Dio, i denti nella bocca,
rompi, o Signore, le mascelle dei leoni.

[8] Si dissolvano come acqua che si disperde,
come erba calpestata inaridiscano.

[9] Passino come lumaca che si discioglie,
come aborto di donna che non vede il sole.

[10] Prima che le vostre caldaie sentano i pruni,
vivi li travolga il turbine.

[11] Il giusto godrà nel vedere la vendetta,
laverà i piedi nel sangue degli empi.

[12] Gli uomini diranno: "C'è un premio per il giusto,
c'è Dio che fa giustizia sulla terra!".  

SALMO 59

[1] Al maestro del coro. Su "Non distruggere". Di Davide.
Quando Saul mandò uomini a sorvegliare la casa e ad ucciderlo.

[2] Liberami dai nemici, mio Dio,
proteggimi dagli aggressori.

[3] Liberami da chi fa il male,
salvami da chi sparge sangue.

[4] Ecco, insidiano la mia vita,
contro di me si avventano i potenti.
Signore, non c'è colpa in me, non c'è peccato;

[5] senza mia colpa accorrono e si appostano.
Svègliati, vienimi incontro e guarda.

[6] Tu, Signore, Dio degli eserciti, Dio d'Israele,
lèvati a punire tutte le genti;
non avere pietà dei traditori.

[7] Ritornano a sera e ringhiano come cani,
si aggirano per la città.

[8] Ecco, vomitano ingiurie,
le loro labbra sono spade.
Dicono: "Chi ci ascolta?".

[9] Ma tu, Signore, ti ridi di loro,
ti burli di tutte le genti.

[10] A te, mia forza, io mi rivolgo:
sei tu, o Dio, la mia difesa.

[11] La grazia del mio Dio mi viene in aiuto,
Dio mi farà sfidare i miei nemici.

[12] Non ucciderli, perché il mio popolo non dimentichi,
disperdili con la tua potenza e abbattili,
Signore, nostro scudo.

[13] Peccato è la parola delle loro labbra,
cadano nel laccio del loro orgoglio
per le bestemmie e le menzogne che pronunziano.

[14] Annientali nella tua ira,
annientali e più non siano;
e sappiano che Dio domina in Giacobbe,
fino ai confini della terra.

[15] Ritornano a sera e ringhiano come cani,
per la città si aggirano

[16] vagando in cerca di cibo;
latrano, se non possono saziarsi.

[17] Ma io canterò la tua potenza,
al mattino esalterò la tua grazia
perché sei stato mia difesa,
mio rifugio nel giorno del pericolo.

[18] O mia forza, a te voglio cantare,
poiché tu sei, o Dio, la mia difesa,
tu, o mio Dio, sei la mia misericordia.  

SALMO 60

[1] Al maestro del coro. Su "Giglio del precetto".
Miktam. Di Davide. Da insegnare.

[2] Quando uscì contro gli Aramei della Valle dei due fiumi e contro gli Aramei di Soba, e quando Gioab, nel ritorno, sconfisse gli Idumei nella Valle del sale: dodici mila uomini.

[3] Dio, tu ci hai respinti, ci hai dispersi;
ti sei sdegnato: ritorna a noi.

[4] Hai scosso la terra, l'hai squarciata,
risana le sue fratture, perché crolla.

[5] Hai inflitto al tuo popolo dure prove,
ci hai fatto bere vino da vertigini.

[6] Hai dato un segnale ai tuoi fedeli
perché fuggissero lontano dagli archi.

[7] Perché i tuoi amici siano liberati,
salvaci con la destra e a noi rispondi.

[8] Dio ha parlato nel suo tempio:
"Esulto e divido Sichem,
misuro la valle di Succot.

[9] Mio è Gàlaad, mio è Manasse,
Efraim è la difesa del mio capo,
Giuda lo scettro del mio comando.

[10] Moab è il bacino per lavarmi,
sull'Idumea getterò i miei sandali,
sulla Filistea canterò vittoria".

[11] Chi mi condurrà alla città fortificata,
chi potrà guidarmi fino all'Idumea?

[12] Non forse tu, o Dio, che ci hai respinti,
e più non esci, o Dio, con le nostre schiere?

[13] Nell'oppressione vieni in nostro aiuto
perché vana è la salvezza dell'uomo.

[14] Con Dio noi faremo prodigi:
egli calpesterà i nostri nemici. 

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