[1]
Il Signore parlò ancora a Mosè nel deserto del Sinai, il primo mese del
secondo anno, da quando uscirono dal paese d'Egitto, dicendo:
[2] "Gli Israeliti celebreranno la pasqua nel tempo stabilito.
[3] La celebrerete nel tempo stabilito, il quattordici di questo mese tra le
due sere; la celebrerete secondo tutte le leggi e secondo tutte le
prescrizioni e le usanze".
[4] Mosè parlò agli Israeliti perché celebrassero la pasqua.
[5] Essi celebrarono la pasqua il quattordici del mese al tramonto, nel
deserto del Sinai; gli Israeliti agirono secondo tutti gli ordini che il
Signore aveva dato a Mosè.
[6] Ora vi erano alcuni uomini che essendo immondi per aver toccato un
morto, non potevano celebrare la pasqua in quel giorno. Si presentarono in
quello stesso giorno davanti a Mosè e davanti ad Aronne;
[7] quegli uomini dissero a Mosè: "Noi siamo immondi per aver toccato
un cadavere; perché dovremo essere impediti di presentare l'offerta del
Signore, al tempo stabilito, in mezzo agli Israeliti?".
[8] Mosè rispose loro: "Aspettate e sentirò quello che il Signore
ordinerà a vostro riguardo".
[9] Il Signore disse a Mosè:
[10] "Parla agli Israeliti e ordina loro: Se uno di voi o dei vostri
discendenti sarà immondo per il contatto con un cadavere o sarà lontano in
viaggio, potrà ugualmente celebrare la pasqua in onore del Signore.
[11] La celebreranno il quattordici del secondo mese al tramonto; mangeranno
la vittima pasquale con pane azzimo e con erbe amare;
[12] non ne serberanno alcun resto fino al mattino e non ne spezzeranno
alcun osso. La celebreranno secondo tutte le leggi della pasqua.
[13] Ma chi è mondo e non è in viaggio, se si astiene dal celebrare la
pasqua, sarà eliminato dal suo popolo; perché non ha presentato l'offerta
al Signore nel tempo stabilito, quell'uomo porterà la pena del suo peccato.
[14] Se uno straniero che soggiorna in mezzo a voi celebra la pasqua del
Signore, si conformerà alle leggi e alle prescrizioni della pasqua. Avrete
un'unica legge per lo straniero e per il nativo del paese".
[15] Nel giorno in cui la Dimora fu eretta, la nube coprì la Dimora, ossia
la tenda della testimonianza; alla sera essa aveva sulla Dimora l'aspetto di
un fuoco che durava fino alla mattina.
[16] Così avveniva sempre: la nube copriva la Dimora e di notte aveva
l'aspetto del fuoco.
[17] Tutte le volte che la nube si alzava sopra la tenda, gli Israeliti si
mettevano in cammino; dove la nuvola si fermava, in quel luogo gli Israeliti
si accampavano.
[18] Gli Israeliti si mettevano in cammino per ordine del Signore e per
ordine del Signore si accampavano; rimanevano accampati finché la nube
restava sulla Dimora.
[19] Quando la nube rimaneva per molti giorni sulla Dimora, gli Israeliti
osservavano la prescrizione del Signore e non partivano.
[20] Se la nube rimaneva pochi giorni sulla Dimora, per ordine del Signore
rimanevano accampati e per ordine del Signore levavano il campo.
[21] Se la nube si fermava dalla sera alla mattina e si alzava la mattina,
subito riprendevano il cammino; o se dopo un giorno e una notte la nube si
alzava, allora riprendevano il cammino.
[22] Se la nube rimaneva ferma sulla Dimora due giorni o un mese o un anno,
gli Israeliti rimanevano accampati e non partivano: ma quando si alzava,
levavano il campo.
[23] Per ordine del Signore si accampavano e per ordine del Signore levavano
il campo; osservavano le prescrizioni del Signore, secondo l'ordine dato dal
Signore per mezzo di Mosè.
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