[1]
Allora Giobbe rispose al Signore e disse:
[2] Comprendo che puoi tutto
e che nessuna cosa è impossibile per te.
[3] Chi è colui che, senza aver scienza,
può oscurare il tuo consiglio?
Ho esposto dunque senza discernimento
cose troppo superiori a me, che io non comprendo.
[4] "Ascoltami e io parlerò,
io t'interrogherò e tu istruiscimi".
[5] Io ti conoscevo per sentito dire,
ma ora i miei occhi ti vedono.
[6] Perciò mi ricredo
e ne provo pentimento sopra polvere e cenere.
[7] Dopo che il Signore aveva rivolto queste parole a Giobbe, disse a
Elifaz il Temanita: "La mia ira si è accesa contro di te e contro i
tuoi due amici, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo
Giobbe.
[8] Prendete dunque sette vitelli e sette montoni e andate dal mio servo
Giobbe e offriteli in olocausto per voi; il mio servo Giobbe pregherà per
voi, affinché io, per riguardo a lui, non punisca la vostra stoltezza,
perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe".
[9] Elifaz il Temanita, Bildad il Suchita e Zofar il Naamatita andarono e
fecero come loro aveva detto il Signore e il Signore ebbe riguardo di
Giobbe.
[10] Dio ristabilì Giobbe nello stato di prima, avendo egli pregato per i
suoi amici; accrebbe anzi del doppio quanto Giobbe aveva posseduto.
[11] Tutti i suoi fratelli, le sue sorelle e i suoi conoscenti di prima
vennero a trovarlo e mangiarono pane in casa sua e lo commiserarono e lo
consolarono di tutto il male che il Signore aveva mandato su di lui e gli
regalarono ognuno una piastra e un anello d'oro.
[12] Il Signore benedisse la nuova condizione di Giobbe più della prima
ed egli possedette quattordicimila pecore e seimila cammelli, mille paia
di buoi e mille asine.
[13] Ebbe anche sette figli e tre figlie.
[14] A una mise nome Colomba, alla seconda Cassia e alla terza Fiala di
stibio.
[15] In tutta la terra non si trovarono donne così belle come le figlie
di Giobbe e il loro padre le mise a parte dell'eredità insieme con i loro
fratelli.
[16] Dopo tutto questo, Giobbe visse ancora centoquarant'anni e vide figli
e nipoti di quattro generazioni.
[17] Poi Giobbe morì, vecchio e sazio di giorni.
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