[1] Dice il Signore Dio: "Il portico
dell'atrio interno che guarda a oriente rimarrà chiuso nei sei giorni di
lavoro; sarà aperto il sabato e nei giorni del novilunio.
[2] Il principe entrerà dal di fuori passando dal vestibolo del portico
esterno e si fermerà presso lo stipite del portico, mentre i sacerdoti
offriranno il suo olocausto e il suo sacrificio di comunione. Egli si
prostrerà sulla soglia del portico, poi uscirà e il portico non sarà
chiuso fino al tramonto.
[3] Il popolo del paese si prostrerà nei sabati e nei giorni del novilunio
all'ingresso del portico, davanti al Signore.
[4] L'olocausto che il principe offrirà al Signore nel giorno di sabato sarà
di sei agnelli e un montone senza difetti;
[5] come oblazione offrirà un'efa per il montone, per gli agnelli
quell'offerta che potrà dare; di olio un hin per ogni efa.
[6] Nel giorno del novilunio offrirà in olocausto un giovenco senza
difetti, sei agnelli e un montone senza difetti;
[7] in oblazione, un'efa per il giovenco e un'efa per il montone e per gli
agnelli quanto potrà dare; d'olio, un hin per ogni efa.
[8] Quando il principe entrerà, dovrà entrare passando per l'atrio del
portico e da esso uscirà.
[9] Quando verrà il popolo del paese davanti al Signore nelle solennità,
coloro che saranno entrati dalla porta di settentrione per adorare,
usciranno dal portico di mezzogiorno; quelli che saranno entrati dal portico
di mezzogiorno usciranno dal portico di settentrione. Nessuno uscirà dal
portico da cui è entrato ma uscirà da quello opposto.
[10] Il principe sarà in mezzo a loro; entrerà come entrano loro e uscirà
come escono loro.
[11] Nelle feste e nelle solennità l'oblazione sarà di un'efa per il
giovenco e di un'efa per il montone; per gli agnelli quello che potrà dare;
l'olio sarà di un hin per ogni efa.
[12] Quando il principe vorrà offrire volontariamente al Signore un
olocausto o sacrifici di comunione, gli sarà aperto il portico che guarda
ad oriente e offrirà l'olocausto e il sacrificio di comunione come li offre
nei giorni di sabato; poi uscirà e il portico verrà chiuso appena sarà
uscito.
[13] Ogni giorno tu offrirai in olocausto al Signore un agnello di un anno,
senza difetti; l'offrirai ogni mattina.
[14] Su di esso farai ogni mattina un'oblazione di un sesto di efa; di olio
offrirai un terzo di hin per intridere il fior di farina: è un'oblazione al
Signore, la legge dell'olocausto quotidiano.
[15] Si offrirà dunque l'agnello, l'oblazione e l'olio, ogni mattina: è
l'olocausto quotidiano".
[16] Dice il Signore Dio: "Se il principe darà in dono ad uno dei suoi
figli qualcosa della sua eredità, il dono rimarrà ai suoi figli come
eredità.
[17] Se invece egli farà sulla sua eredità un dono a uno dei suoi servi,
il dono apparterrà al servo fino all'anno dell'affrancamento, poi ritornerà
al principe: ma la sua eredità resterà ai suoi figli.
[18] Il principe non prenderà niente dell'eredità del popolo, privandolo,
con esazioni, del suo possesso; egli lascerà in eredità ai suoi figli
parte di quanto possiede, perché nessuno del mio popolo sia scacciato dal
suo possesso".
[19] Poi egli mi condusse, per il corridoio che sta sul fianco del portico,
alle stanze del santuario destinate ai sacerdoti, dalla parte di
settentrione: ed ecco alla estremità di occidente un posto riservato.
[20] Mi disse: "Questo è il luogo dove i sacerdoti cuoceranno le carni
dei sacrifici di riparazione e di espiazione e dove cuoceranno le oblazioni,
senza portarle fuori nell'atrio esterno e correre il rischio di comunicare
la consacrazione al popolo".
[21] Mi condusse nell'atrio esterno e mi fece passare presso i quattro
angoli dell'atrio e a ciascun angolo dell'atrio vi era un cortile;
[22] quindi ai quattro angoli dell'atrio vi erano quattro piccoli cortili
lunghi quaranta cubiti e larghi trenta, tutti d'una stessa misura.
[23] Un muro girava intorno a tutt'e quattro e dei fornelli erano costruiti
in basso intorno al muro.
[24] Egli mi disse: "Queste sono le cucine dove i servi del tempio
cuoceranno i sacrifici del popolo".
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