[1]
Dopo, Mosè e Aronne vennero dal Faraone e gli annunziarono: "Dice il
Signore, il Dio d'Israele: Lascia partire il mio popolo perché mi celebri
una festa nel deserto!".
[2] Il faraone rispose: "Chi è il Signore, perché io debba ascoltare
la sua voce per lasciar partire Israele? Non conosco il Signore e neppure
lascerò partire Israele!".
[3] Ripresero: "Il Dio degli Ebrei si è presentato a noi. Ci sia
dunque concesso di partire per un viaggio di tre giorni nel deserto e
celebrare un sacrificio al Signore, nostro Dio, perché non ci colpisca di
peste o di spada!".
[4] Il re di Egitto disse loro: "Perché, Mosè e Aronne, distogliete
il popolo dai suoi lavori? Tornate ai vostri lavori!".
[5] Il faraone aggiunse: "Ecco, ora sono numerosi più del popolo del
paese, voi li vorreste far cessare dai lavori forzati!".
[6] In quel giorno il faraone diede questi ordini ai sorveglianti del popolo
e ai suoi scribi: "
[7] Non darete più la paglia al popolo per fabbricare i mattoni come
facevate prima. Si procureranno da sé la paglia.
[8] Però voi dovete esigere il numero di mattoni che facevano prima, senza
ridurlo. Perché sono fannulloni; per questo protestano: Vogliamo partire,
dobbiamo sacrificare al nostro Dio!
[9] Pesi dunque il lavoro su questi uomini e vi si trovino impegnati; non
diano retta a parole false!".
[10] I sorveglianti del popolo e gli scribi uscirono e parlarono al popolo:
"Ha ordinato il faraone: Io non vi dò più paglia.
[11] Voi stessi andate a procurarvela dove ne troverete, ma non diminuisca
il vostro lavoro".
[12] Il popolo si disperse in tutto il paese d'Egitto a raccattare stoppie
da usare come paglia.
[13] Ma i sorveglianti li sollecitavano dicendo: "Porterete a termine
il vostro lavoro; ogni giorno il quantitativo giornaliero, come quando vi
era la paglia".
[14] Bastonarono gli scribi degli Israeliti, quelli che i sorveglianti del
faraone avevano costituiti loro capi, dicendo: "Perché non avete
portato a termine anche ieri e oggi, come prima, il vostro numero di
mattoni?".
[15] Allora gli scribi degli Israeliti vennero dal faraone a reclamare,
dicendo: "Perché tratti così i tuoi servi?
[16] Paglia non vien data ai tuoi servi, ma i mattoni - ci si dice - fateli!
Ed ecco i tuoi servi sono bastonati e la colpa è del tuo popolo!".
[17] Rispose: "Fannulloni siete, fannulloni! Per questo dite: Vogliamo
partire, dobbiamo sacrificare al Signore.
[18] Ora andate, lavorate! Non vi sarà data paglia, ma voi darete lo stesso
numero di mattoni".
[19] Gli scribi degli Israeliti si videro ridotti a mal partito, quando fu
loro detto: "Non diminuirete affatto il numero giornaliero dei
mattoni".
[20] Quando, uscendo dalla presenza del faraone, incontrarono Mosè e Aronne
che stavano ad aspettarli,
[21] dissero loro: "Il Signore proceda contro di voi e giudichi; perché
ci avete resi odiosi agli occhi del faraone e agli occhi dei suoi ministri,
mettendo loro in mano la spada per ucciderci!".
[22] Allora Mosè si rivolse al Signore e disse: "Mio Signore, perché
hai maltrattato questo popolo? Perché dunque mi hai inviato?
[23] Da quando sono venuto dal faraone per parlargli in tuo nome, egli ha
fatto del male a questo popolo e tu non hai per nulla liberato il tuo
popolo!".
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