Nel 1994 un
finanziere russo, Sergei Marvrody, creò un'azienda chiamata "MMM".
All'emissione, agli acquirenti venne promesso un guadagno minimo del 3000%
all'anno. In pochi mesi le azioni della MMM passarono da un valore di 1
dollaro a 50 dollari e la domanda continuava ad aumentare. Purtroppo, però,
l'azienda non aveva attivi, le azioni non avevano un vero e proprio valore
intrinseco, il grande incremento iniziale era basato su di un sistema
piramidale e l'azienda utilizzava i ricavi ottenuti dalla vendita di nuove
azioni per liquidare i rendimenti promessi ai vecchi azionisti. Le autorità
locali avvertirono gli acquirenti che l'incremento della MMM era
truffaldino, ma l'enorme previsione di guadagni accecò moltissimi russi
attratti da guadagni "facili". Ovviamente alla fine del 1994 non
riuscì più a rispettare le promesse fatte ed il sistema iniziò a
crollare. La ditta MMM chiuse i battenti e Sergei Marvrody cercò di far
ricadere la colpa sul governo russo intimandolo di liquidare gli azionisti
altrimenti sarebbe scoppiata la guerra civile. Il governo rifiutò aiuto
agli azionisti che incolparono il governo anzichè la MMM. Alcuni mesi più
tardi, Sergei Marvrody si candidò alle elezioni per il parlamento
elevandosi a paladino degli azionisti che si erano visti sottratti i propri
risparmi di una vita e, per ironia della sorte, fu eletto in parlamento.
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