LA
CANDLESTICK ANALYSIS
L’analisi
a candele giapponesi, è un tipo di analisi utilizzatissima ai giorni
nostri, grazie alla relativa semplicità concettuale che la
contraddistingue, ma soprattutto, per la notevole affidabilità di alcuni
segnali che da quest’ultima è possibile estrapolare per poter operare sul
mercato con un minimo di cognizione di causa.
1)Elementi
di base
2)Elenco
dei pattern di esaurimento
3)Elenco
dei pattern di continuazione
4)Varie
ed eventuali
ELEMENTI
DI BASE
Ogni
singola candlestick è costituita da quattro elementi fondamentali:
1)
il real body (corpo)
2)
upper shadow (linea retta che sta nella parte superiore della candela)
3)
lower shadow (linea retta che sta nella parte inferiore della candela)
4)
il colore della candela
Il
real body della candela rappresenta la distanza tra il prezzo di apertura
(open, d’ora in poi O) ed il prezzo di chiusura (close, d’ora in poi C)
, identificando in tal modo, nella maniera più concreta possibile, il
riassunto della giornata vissuta dal titolo, ovvero lo spostamento effettivo
dei prezzi durante le contrattazioni.
Al
fine di identificare visivamente un rialzo o un ribasso del sottostante, le
candele possono assumere due diverse colorazioni:
·
bianco, qualora la chiusura sia avvenuta ad un livello superiore all’apertura;
·
nero, qualora la chiusura sia avvenuta ad un livello inferiore rispetto
a quello d’apertura.
Per
congiungere al real body i prezzi massimi e minimi segnati nella giornata,
la tecnica candlestick utilizza dei segmenti molto sottili che prendono il
nome di ombre (shadows).
Si
definisce quindi upper shadow il segmento che unisce il massimo della seduta
al real body e lower shadow quello che unisce il minimo della seduta al real
body.
Nulla
vieta comunque, che una candela sia priva di una o entrambe le shadow a
seguito di una di queste condizioni: H=C e/o L=O (per white candle) H=O e/o
L=C (per black candle, vedi figura).
Nel
particolare caso di O e C coincidenti basterà identificare il livello di
prezzo d’apertura e di chiusura con un trattino orizzontale.
Si
parlerà in questo caso di real body nullo e la candlestick in esame
assumerà il nome di doji, importante figura di cui tratteremo ampiamente in
seguito.
Curiosità:
nella versione originale, le candele con C>O (rialziste) erano colorate
di rosso, mentre quelle ribassiste (C<O) erano colorate di nero.
Questa
colorazione ben si adattava ai procedimenti di allora per la costruzione dei
grafici, costruzione che si basava sull’utilizzo di particolari tipi di
carta da riso e sul disegno, ovviamente manuale, con particolari chine.
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