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FIGURE BASI

REGOLE FONDAMENTALI D’INTERPRETAZIONE

 

Candlestick lunga rialzista bianca

Long white candle

 

Questa candela rappresenta un segnale di estrema forza.

Significa che gli acquirenti sono stati in grado di conquistare molto terreno e di mantenerlo per tutta la durata della seduta.

Data la condizione di forza degli acquirenti è molto probabile che il clima rimanga positivo anche durante la seduta successiva, a meno di pause temporanee e sostanzialmente irrilevanti.

 

 

Il grado di massima intensità per questo tipo di candlestick è costituito dal marubozu lungo bianco.

Il marubozu è una particolare candela contraddistinta dalla totale assenza di shadows che evidenzia un’assoluta unidirezionalità del mercato che inizia ad apprezzarsi subito dopo l’apertura, non ha sbavature al ribasso (manca la lower shadows) e chiude allo stesso livello del massimo di giornata.

 

 

E’ superfluo dire che, per capire la forza del segnale, è molto importante la lunghezza del real body della candlestick.

La dimensione assunta dalla candlestick non può però essere intesa come valore assoluto. Occorre infatti prestare attenzione alla volatilità del mercato in cui si opera e, di conseguenza, alla dimensione media delle candele.

I giapponesi definiscono long quella candela che ha un corpo pari a tre volte quello delle due/tre candele precedenti.

 

Attenzione però agli estremi!!!! Candele eccezionalmente lunghe, possono rappresentare un chiaro segnale di ipercomprato. Questo, non rappresenta un miglioramento del trend in essere, ma al contrario, rappresenta segnali di probabili movimenti correttivi intermedi.

 

Candlestick lunga ribassista nera

Long black candle

E’ speculare alla candela precedente, un forte segnale ribassista.

Le considerazioni sopra fatte, ovviamente al contrario, sono identiche.

 

                     

 

Spinning top

 

Letteralmente “cima roteante”.

Lo spinnig top e costituito da un corpo piccolo, che può essere bianco o nero, e da upper e lower shadows più o meno pronunciate (irrilevanti…a noi interessa il body).

Nel caso di spinning top bianco, il significato da attribuire alla sua comparsa è neutro-rialzista.

 

 

E’ vero che la seduta considerata termina con uno sbilanciamento a favore dei compratori che hanno la meglio sulla fazione opposta, e tuttavia tale squilibrio appare di modeste dimensioni (il corpo, lo ricordo, è piccolo) pertanto la probabilità che nelle sedute successive la fazione ribassista del mercato abbia la meglio è abbastanza rilevante (al contrario di quanto accade con una long white).

Di particolare importanza, è la localizzazione della comparsa dello spinning top.

Se appare dopo un trend rialzista ben definito, questo è un primo campanellino d’allarme, le cose potrebbero cambiare, è un mettere in guardia gli operatori.

In definitiva quindi, il comparire di uno spinning top è un segnale di fatica da parte del mercato di proseguire il trend in atto; i giapponesi dicono che il mercato sta “perdendo il suo respiro”. 

Altro segnale importante per capire cosa ci vuole dire lo spinning top è l’analisi dei volumi: se sono elevati, potremmo trovarci in una situazione di distribuzione. I tori dunque comprano a piene mani, però l’offerta da parte dei venditori è tale che non si riesce a far salire il prezzo.

Nel caso opposto di spinning top nero, possiamo dire che anche in questo caso la direzionalità ribassista implicita nel colore nero è di modesta entità grazie alla ridotta dimensione del real body.

 

 

Specularmene a quanto detto poco fa, l’apparire di uno spinning top alla fine di un trend al ribasso è un primo segnale di probabile arresto del trend ma ATTENZIONE!!!!

Date le diverse caratteristiche dei mercati in fase ribassista rispetto a quelle rialziste, l’importanza del segnale in questione viene a ridimensionarsi notevolmente.

In sostanza,  l’apparire di uno spinnig top dopo una lunga e chiara fase ribassista, non necessariamente rappresenta un valido segnale per il rallentamento, o la fine, del trend in essere (come nel caso dello spinnig top alla fine di un trend al rialzo).

Purtroppo è molto più facile scendere una collina, che risalirla.

 

Upper shadow

 

 

Generalmente si parla di upper shadow, per identificare quelle candele che hanno una shadow superiore di dimensione almeno doppia (comunque molto pronunciata) rispetto al real body, e la shadow inferiore irrilevante.

Consideriamo dapprima, le upper shadow bianche.

Questa classe di candlestick rappresenta un segnale di allerta ribassista.

Pensiamoci un attimo: il titolo apre, c’è una notevole spinta dei compratori che fa raggiungere al titolo un determinato prezzo massimo, ma c’è anche un forte “contrattacco” da parte dei venditori che causa un ampio ritracciamento dei corsi e che fa chiudere il titolo a valori sensibilmente più bassi rispetto al massimo intraday… ma comunque (magra consolazione) sempre più alti del prezzo d’apertura.

Evidentemente, la zona interessata dai prezzi massimi della candlestick è una zona di notevole resistenza, ed è proprio per questo che questa tipologia di candele si forma proprio a ridosso di interessanti livelli di resistenza statica o dinamica (o comunque tale livello diventa resistenza statica o dinamica) ricordando il concetto di upthrust, tipico dell’analisi occidentale.

L’Upthrust viene definito come il tentativo di superare una resistenza, tentativo che inizialmente sembra vincente (abbiamo infatti un’incursione nella zona oltre resistenza), ma che si dimostra fallace nella fase finale della seduta a causa della forte pressione ribassista.

Nelle sedute successive, il mantenimento, o addirittura il peggiorare, della pressione dei venditori tale da portare i corsi sotto il minimo della candela considerata fornisce un segnale di ulteriore debolezza, consigliando quindi la chiusura delle posizioni long.

Questa situazione di allerta, verrebbe meno solo in caso di superamento dell’upper shadow di cui prima, evento che farebbe considerare violata la resistenza opposta dai venditori al proseguimento di un trend al rialzo.

Qualche parola sulle upper shadow nere.

La colorazione del real body, nelle upper shadow, riveste un importanza secondaria.

E’ possibile, quindi, trattare nella STESSA IDENTICA maniera sia le upper shadow bianche che quelle nere.

La colorazione ribassista di queste ultime può essere utilizzata per rafforzare ancora di più la pesantezza e la valenza ribassista del segnale in quanto la reazione dei venditori in prossimità del massimo della seduta, è stata di una violenza tale da far rintracciare completamente il titoli fino a fargli chiudere ad un prezzo inferiore rispetto a quello d’apertura.

 

 

Lower Shadow

 

Questo tipo di candlestick è sintomo di una ripresa di tono del mercato.

Come già per le upper shadow, la colorazione del body non è fondamentale.

Contrariamente alle upper shadow teniamo presente che una lower shadow bianca rappresenta un segnale forte di ripresa.

Le lower shadow (nere o bianche che siano) sono portatrici di buone nuove.

E’ intuibile che questa candlestick si forma grazie ad un ritorno di interesse da parte dei compratori di un titolo.

I tentativi ribassisti, che avevano caratterizzato la prima parte delle contrattazioni, conducono i prezzi a ridosso di un’area di supporto che, risvegliando l’interesse dei compratori, consente il rimbalzo dei corsi.

Specularmente al caso delle upper shadow, l’apparire di queste candlestick si verifica a ridosso di un’importante area di supporto (presente, o che lo diventa ora…grazie a questa candlestick) collegandosi al concetto di “spring”, tipico dell’analisi tecnica occidentale con il quale s’intende la versione rialzista dell’upthrust.

Lo Spring è infatti il verificarsi di corsi che scendono al di sotto di un supporto, perforandolo, per poi risalire immediatamente e chiudere saldamente al di sopra di questo.

Con il superamento, nelle sedute seguenti, del massimo di questa candela si potrà ragionevolmente pensare ad una ripresa del trend positivo.

Per contro, lo sfondamento del minimo (rappresentante il supporto di prima) di questa candlestick, è un chiaro segnale di downtrend.

Per quel che riguarda la lunghezza della shadow, tale da attribuire la nomea di lower shadow alla candle, valgono gli stessi identici ragionamenti prima fatti.

 

   

 

Candlestick priva di real body

Doji

 

Ed eccoci arrivati a parlare della doji, candlestick molto particolare sulla quale la letteratura giapponese ha speso tantissimo.

La  doji è una candela assolutamente priva di real body.

Il body, come detto, rappresenta il rapporto di forze che c’è tra compratori e venditori. E’ la rappresentazione grafica dello squilibrio tipico che fa andare avanti il mercato ossia compratori maggiori dei venditori oppure venditori maggiori dei compratori.

Nel primo caso il prezzo sale (corpo bianco se Close>Open), nel secondo caso il prezzo scende (corpo nero se C<O).

Questo rappresenta il MASSIMO GRADO DI EQUILIBRIO tra le forze in acquisto e in vendita, in pratica, si traduce nell’assoluta incapacità del mercato di esprimere direzionalità in un verso, evidenziando quindi, la massima incertezza sul possibile sviluppo futuro dei prezzi.

L’importanza del doji, assume notevole rilievo quando appare alla fine di un trend ben pronunciato (sia esso al rialzo o al ribasso) in quanto rappresenta un campanello d’allarme circa la possibilità della continuazione del trend, mentre viene radicalmente ridimensionata la sua valenza in una situazione sideway.

Esistono 4 tipi di doji:

 

·        Rickshaw man: questa doji ha ampie shadows (sia up che low) ed evidenzia il massimo grado di indecisione, in quanto ad un’elevata volatilità (testimoniata dalle shadows) non è corrisposto alcun movimento direzionale del mercato.

 

 

 

·        Dragonfly doji: presenta una lower shadow molto più pronunciata rispetto alla upper shadow che può anche essere assente.

 

 

·        Gravestone doji: è l’esatto opposto della dragonfly, ovvero upper shadow molto pronunciata e lower quasi inesistente.

 

 

·        Four price doji: è la massima espressione dell’immobilismo in quanto in questa candlestick O (Open), C (Close), H (High), e L (Low) sono assolutamente identici. 

 

 

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